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Intelligenza Artificiale e Sardegna

Aggiornamento: 12 nov 2019

'Sardegna in prospettiva' ha presenziato al 'Linux Day 2019', organizzato dall'associazione 'GULMh - Gruppo Utenti Linux MargHine' c/o il 'Centro Servizi Culturali Macomer'. Si è parlato di informatica libera, di intelligenza artificiale, di robotica, di realtà virtuale applicata, di stampa 3D, di questioni tecniche ed etiche. Lo si è fatto in Sardegna, insieme a tanti sardi, insieme a tanti ragazzi delle scuole ed appassionati. Sì, anche in Sardegna si può e si deve.


La tecnologia può davvero essere la nostra arma più importante per competere nel mondo.

Le innovazioni tecnologiche hanno infatti un impatto devastante: annullano le distanze logistiche.

E' questa la chiave di volta per crescere oggi, soprattutto per la Sardegna.


Grazie all'informatica, intesa nel suo senso più ampio, si può competere in modo equo e democratico, a prescindere da dimensioni territoriali e demografiche oltreché da conformazioni geologiche.

La stragrande maggioranza delle informazioni viaggiano in rete e tutti, anche l'isola chiamata Sardegna, può utilizzarle, crearle e veicolarle.

L'informatica deve essere la nostra vera e principale vocazione.

Bisogna puntare tutto su questo: da un punto di vista di formazione (come sempre, prima di tutto) e di infrastrutture, per rendere gli operatori economici sardi adatti ad intercettare la crescita della modernità.


Mentre il secolo scorso, infatti, i grandi investimenti economici e conseguentemente le realtà imprenditoriali più importanti (ed i loro distretti) afferivano all'industria "pesante", con inevitabile gap competitivo per territori come la Sardegna, ora, con il flusso di informazioni (e quindi di commercio) digitali tale gap può essere completamente colmato se non addirittura ribaltato.


Grazie alle innovazioni tecnologiche, insomma, la Sardegna può liberarsi da quell'ossessione chiamata insularità, a costo di allontanarsi dalle sue presunte vocazioni naturali (o integrarle), le quali esistono più nella mente e nelle convinzioni delle persone che nella natura stessa.


Siamo sicuri, quindi, che la vera, unica ed utile vocazione sarda non possa essere semplicemente quella di adeguare la nostra mentalità e la nostra cultura alle sfide tecnologiche attuali e future?


Qui di seguito il video dell'intervista agli organizzatori, che ringraziamo per l'evento e per l'ospitalità.


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