Evento fondativo - comunicato di lancio e video completo
'Sardegna in prospettiva' diventa un sito/blog e un movimento di discussione e dibattito.
Nato sulla scia del grande successo dell'evento di pari titolo, svoltosi il 14/10/2019 a Sassari e che ha visto, con grande nostro onore, la partecipazione del Prof. Michele Boldrin ed il patrocinio del movimento 'Liberi, oltre le illusioni', il movimento si pone l'obiettivo di promuovere quanto più possibile una nuova mentalità, in Sardegna e non solo, nella lettura e nell'analisi dei fenomeni sociali con una visione, appunto, in prospettiva e non focalizzata sull'immediato presente.
Il tessuto sociale sardo, salvo eccezioni spesso di altissimo livello, si caratterizza per una debolezza in termini di intraprendenza culturale ed imprenditoriale, in cui i giovani ed il merito faticano ad emergere ed in cui, per mille ragioni, predomina ancora una tendenza assistenziale e lamentosa nella gestione delle questioni politiche ed economiche.
Spesso si antepongono ragioni ideologiche rispetto allo sviluppo di una riflessione basata su evidenze logiche, empiriche ed oggettive. Spesso si preferisce crogiolarsi attorno a luoghi comuni divenuti ormai degli intoccabili dogmi, che vedono la Sardegna come una regione necessariamente differente dalle altre regioni del mondo, vittima di un sistema esterno che le rema contro, arresa alle sue caratteristiche insulari che la condannano ad un eterno declino.
Tutte queste semplificazioni, per quanto in alcuni casi spinte da circostanze vere o parzialmente vere, sono il prodotto di (non) riflessioni, di chiusure mentali al confronto ed al ragionamento svolto con approccio scientifico.
Seguendo il trend del successo popolare di populismi in Italia e nel mondo, anche in Sardegna si è accentuato un rifiuto ed un pregiudizio nei confronti delle competenze scientifiche, denigrando chi fa dello studio e della preparazione tecnica uno stile di vita e professionale, che per noi rappresenta invece il requisito irrinunciabile per confronti e dibattiti e che, per questo motivo, intendiamo promuovere, sostenere e diffondere.
Insomma, la nostra è una battaglia culturale pinkeriana a favore dell'umanesimo, che vede la persona e la sua libertà d'azione e di pensiero al centro delle azioni positive che l'uomo stesso può e dovrebbe mettere in campo per favorire la prosperità intellettuale e materiale, senza lasciarsi influenzare da inutili ed ingiustificati pessimismi.
Anche i sardi hanno tutte le ragioni per essere ottimisti, ragionando sulle questioni di volta in volta aperte ed affidandosi alle competenze che il progresso e la scienza ci offrono per arrivare alla loro risoluzione.
Senza ideologie, senza pregiudizi, senza avvilimenti.
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