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Turismo sostenibile, in Sardegna e non solo. Esiste?

Aggiornamento: 12 nov 2019

Sostenibile è un aggettivo sempre più affiancato al termine 'turismo', sempre più presente nel dibattito regionale e non solo, sempre più protagonista di slogan politici, campagne elettorali e aggregatore di speranze diffuse sul futuro di crescita economica e occupazionale in Sardegna.

Abbiamo già espresso un nostro parere generale sul turismo qui.

In questo caso vogliamo concentrarci nello specifico proprio sul significato di sostenibile.

Esiste un turismo sostenibile e, se sì, cos'è?

Lo abbiamo chiesto ad una delle massime esperte in Sardegna.

Ecco l'intervento di Bianca Biagi.


A nostro avviso il turismo sostenibile può esistere, e già esiste, ma ad una condizione: che esso porti meno turismo.

Non è una contraddizione, è una deduzione logica.

Se turismo può essere, ad esempio, quello che accade a Stintino (spiagge a numero chiuso, stringenti controlli sul rispetto delle regole come non fumare e non inquinare, utilizzare stuoie per tutelare la spiaggia ecc.), e per noi lo è, allora la conseguenza è che turismo sostenibile significa meno turismo.

Meno e più selezionato, sensibile, attento.

Questo significa anche che puntare sul turismo sostenibile significa cercare di valorizzare il turismo, estrapolarne la sua parte più positiva, ma anche diminuire le aspettative di crescita economica che in esso si ripongono.

Ad un turismo di qualità corrisponde un turismo di minore quantità e quindi, con molta probabilità, i due effetti si compensano.

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